Roma 6 luglio 1995
Ci vuole l’ubriachezza per star bene:
l’ubriachezza d’amore (per intenderci),
o quella del sonno mancato alla
notte che si illumina a giorno. Certo,
tu ami l’ubriachezza che m’hai amato,
ed ami il sogno ad occhi aperti, immenso,
il sogno che ti passa per la gente
ilare, a cui fai tu sorridere
il labbro duro, di pietra, lo sguardo
di topazio. Ci vuole molto, e tu
lo sai, per questa ubriachezza improvvisa
di farfalla, di rondine, di gatto
piccolo. Basta un niente a diradarla,
un segno netto non tuo, una parola
comune, uno sfilare fra la folla.
Nicola D'Ugo
[Pubblicata in: AA.VV., 100 poesie d'amore, Mondadori, Milano 1995]
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