Roma luglio 2005
La sera conserva le sue palpebre d'allegria
per le strade virulente di gioia
dove esplode la vita.
Sulle tue labbra una croce
disegna profezie come nuvole
disegnano nodi alla gola.
Però tu vorresti
sull'onda del successo della sera
essere sola come una foglia
sul suo mite picciolo.
Però tu vorresti che in te affondassero
navi di abbracci perché sei lì sotto
dove lo sguardo del sole e della città
non appoggia mani caritatevoli
né avvolge con grandi braccia accoglienti
la tua solitudine di donna che cammina
fra il rumore di una voce impertinente
e le grida disincantate di un bambino.
Nicola D'Ugo
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[Pubblicata in: Notizie in... Controluce, n. XIV/8, agosto 2005, p. 23]
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