18 novembre 2009

Ancora quelle mani

Roma aprile 1984


Ancora quelle mani, ancora quei
forsennamenti animaleschi, quelle
spinte profonde, quell’unghie premute
rigidamente a sangue, quel bisogno
d’affetto che ti fa stringermi come
fossi un ceppo di legno sopra l’acque
agitate, blu scuro e spume, e tu
naufraga temessi d’andar giú in fondo
ad assommarti alle ultime conchiglie.

Nicola D'Ugo

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