Reggio Emilia 1987
Alla memoria di Alessandra Ferretti
Bave di stelle composero la seta
dei tuoi canti di vento.
L’oro indossasti come una dea
e il verde come un bimbo che ha nell’occhio
una soglia e un pioppo erto lontano.
Che martirio saperti obliata da un cielo
che tanto t’amava.
“Qui resto,
come una schiava dei sogni.
Venite a trovarmi ogni tanto
col vostro memento scolpito
nel vostro volto d’amanti.”
Oh nell’attesa è la coscienza
se sei tu che attendi.
Per noi una esile parvenza che si frange
nelle prime ore dell’alba.
Nicola D'Ugo
[Pubblicata in: Notizie in... Controluce, n. XIX/6, giugno 2010.]
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