22 marzo 2011

Le voci dentro Sarajevo (da 'Notizie dalla Bosnia')

Roma 13 ottobre 1995


Né dal monte più alto o la più dura
bastia, né dalle più veloci stelle
vengono questi colpi di mortaio
a confinarci. V'è terra, dovunque,
altrove, nello spazio d’infinito
che respira dai suoi bronchi di Veneri
e conchiglie; isole a cavallo
sui mari, a scorrazzare ilari
filari di fenici, a batter ciglio
semivergini pudiche. Non dalla
montagna più alta della pietà
divina, né dal muro più indolente,
di mattone cotto in grembo all’inferno,
né dai più rapidi astri intorno a un perno
vengono a castigarci. Ma dai monti
di fronte, volti umani senza fronte,
non visti, geometri ed ingegneri
invisi dai compagni imbracciano
le armi, s’inchiodano alle macchine,
muovono le leve. Non per me e te,
bambina, sul monte più alto dei
dintorni da cui scendeva la mite
Befana in sordina, vengono questi
spari a radunarci. Le verità
delle fiabe che sapevi da sempre
per sempre se le riprende il monte
astioso, che rugge, infiamma e insanguina.

Nicola D'Ugo

[Pubblicata in: Notizie in... Controluce, n. VIII/8, agosto 1999]

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